Lautaro Martinez, attaccante dell’Inter, è stato condannato per il licenziamento di una babysitter malata.
Lautaro Martinez, noto attaccante dell’Inter, è finito al centro delle polemiche dopo la sentenza emessa dal Tribunale di Milano. Il calciatore è stato condannato per aver licenziato una babysitter di 27 anni, di nazionalità argentina, che poco tempo dopo ha perso la vita a causa di una grave malattia. La decisione del licenziamento è stata presa durante il periodo di comporto, un dettaglio che ha portato alla dichiarazione di illegittimità da parte del tribunale.
La difesa della famiglia Martinez
Agustina Gandoldo, moglie di Lautaro, ha voluto raccontare la loro versione dei fatti, sottolineando come la babysitter fosse un’amica di famiglia e come abbiano cercato di sostenerla durante il difficile periodo della malattia. “Abbiamo assunto una persona che era già malata, nostra amica da una vita. Abbiamo fatto molto per lei e la sua famiglia“, ha dichiarato Agustina. Tuttavia, la famiglia della babysitter ha accusato i Martinez di aver cercato di approfittarsi della situazione, soprattutto dopo la tragica scomparsa della giovane.
Il verdetto del Tribunale di Milano
Il Tribunale di Milano ha ritenuto illegittimo il licenziamento della babysitter, condannando Lautaro Martinez a risarcire la famiglia della ragazza. La sentenza ha evidenziato come il calciatore avesse piena consapevolezza della grave condizione di salute della giovane al momento del licenziamento. Nonostante i tentativi di conciliazione, la vicenda si è conclusa con una condanna per Martinez, che dovrà versare una somma agli eredi della babysitter oltre alle spese legali.
La vicenda ha suscitato molte reazioni tra i tifosi e l’opinione pubblica. Mentre alcuni sostengono la decisione del tribunale, altri credono nella buona fede di Lautaro e della sua famiglia. Quel che è certo è che questa triste storia ha messo in luce le difficoltà che possono sorgere quando si mescolano rapporti professionali e personali.